Ricerca sugli embrioni nei laboratori europei

Questa sezione è composta dal quadro giuridico dell’UE e dalle sue direttive su embrioni, cellule e tessuti umani.
Il quadro normativo dell’UE per la ricerca sugli embrioni umani è stato creato negli anni ’90 e rimane sostanzialmente invariato. La Commissione europea ha ora pubblicato una relazione sui risultati di un processo di consultazione pubblica per valutare se questo quadro è ancora idoneo allo scopo e se ci sarebbero dei vantaggi nel modificarlo.
Secondo i rapporti, il quadro normativo dell’Unione europea per la ricerca sugli embrioni umani creati negli anni ’90 rimane invariato. La Commissione europea ha ora pubblicato un rapporto che valuta se questo quadro è ancora idoneo allo scopo e se ci sarebbero dei vantaggi nel modificarlo.
L’Unione Europea, negli ultimi anni, ha compiuto notevoli progressi verso una ricerca più trasparente e meglio regolamentata sugli embrioni umani. La Direttiva UE 2010/63/UE ha introdotto un quadro chiaro e armonizzato per le considerazioni etiche e legali della ricerca sugli embrioni umani, compresi quelli creati utilizzando il trasferimento nucleare di cellule somatiche (SCNT).
Il 5 ottobre 2018 la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che la ricerca sugli embrioni umani è consentita in tutta l’Unione Europea. La Corte si è pronunciata su un caso depositato nel Regno Unito in cui un comitato etico ha rifiutato di autorizzare una domanda per la costituzione di un gruppo di cellule staminali embrionali umane. La Corte ha ritenuto che le leggi esistenti consentano la ricerca sugli embrioni purché non presenti rischi maggiori di quelli che sarebbero accettati per gli adulti.
La sentenza è stata salutata dai sostenitori della ricerca come una vittoria per la scienza e l’innovazione. Ma potrebbe esacerbare le divisioni tra paesi o regioni dell’UE su quando inizia la vita e fino a che punto gli scienziati dovrebbero spingere la loro ricerca sugli embrioni umani.
La ricerca sugli embrioni umani si svolge in laboratori al di fuori dell’Unione Europea.
L’UE vieta la ricerca umana sugli embrioni. Ma è necessario condurre ricerche scientifiche da parte di altri paesi e organizzazioni internazionali, il che significa che devono svolgere le loro ricerche sugli embrioni umani in laboratori al di fuori dell’Unione europea.
L’Unione Europea vieta qualsiasi ricerca sugli embrioni umani, che è la fase dello sviluppo umano che si verifica tra una blastocisti e un feto.
Il divieto è stato messo in atto per proteggere la vita umana. Impedisce inoltre nuove leggi o decisioni che potrebbero essere prese per cambiare potenzialmente la situazione in Europa e rendere più accessibile la ricerca sulle cellule staminali.